UFO: avvistamenti in continua crescita, il Pentagono è preoccupato per la sicurezza nazionale

382 Views

Più di 100 segnalazioni di oggetti non identificati rimangono misteriose

Ci sono molte novità sui cosiddetti UFO, tanto per cominciare hanno cambiato nome: da Unidentified Flying Object diventano UAP,  Unidentified aerial phenomenon, ma fin qui poco cambia. Le news riguardano gli avvistamenti in costante crescita negli ultimi anni. Lo ha confermato un rapporto del Pentagono che raccoglie le segnalazioni provenienti dai militari USA e non da mitomani; il report, pubblicato da un ufficio del Dipartimento della difesa statunitense, parla di 350 segnalazioni di oggetti misteriosi volanti, di cui la metà rimane senza spiegazione scientifica. “La sicurezza del nostro personale di servizio, delle nostre basi e delle operazioni statunitensi a terra, nei cieli, nei mari e nello spazio sono fondamentali – ha commentato in una nota il generale Pat Ryder, addetto stampa del Pentagono, con un filo di preoccupazione –. Prendiamo seriamente le segnalazioni di incursioni nel nostro spazio, terra, mare o spazi aerei designati ed esaminiamo ciascuna di esse”.

Gli USA prendono così seriamente gli UFO che nel loro piano di attività della difesa nazionale, quest’anno hanno inserito anche l’Aaro: All-domain Anomaly Resolution Office. Si tratta di un “punto focale del Dipartimento della difesa per tutte le attività Uap e relative a Uap rappresentando il dipartimento per tali attività”, spiega il vicesegretario alla difesa Kathleen Hicks, è un ufficio addetto agli UFO, insomma. Questo significa che gli USA temono un attacco alieno? Non esattamente, ma tengono d’occhio i cieli e i loro intrusi, che potrebbero essere nemici, anche senza essere extraterrestri!

Perfino la Nasa ha commissionato un panel progettato per indagare sugli Uap, pronta a pubblicare i risultati delle sue ricerche entro fine 2023: “La mia opinione personale è che l’universo è grande e ora ci sono persino teorie secondo cui potrebbero esserci altri universi”, ha spiegato Bill Nelson, amministratore della Nasa. “E se è così, chi sono io per dire che il pianeta Terra è l’unico luogo in cui si trova una forma di vita civilizzata e organizzata come la nostra?”, si era chiesto. Il 2023 sarà l’anno in cui scopriremo se abbiamo compagnia nell’universo?

Comments

comments

Leggi anche