Tom DeLonge, ex Blink-182, collabora con gli USA alle ricerche sugli UFO

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L’ex chitarrista dei Blink-182 è seriamente a caccia di vita extraterrestre e riceve finanziamenti dagli USA

L’ex chitarrista dei Blink-182 negli ultimi anni si è impegnato nella ricerca sugli extraterrestri e gli UFO. Sì. Sto cercando di mantenere un tono serio, non deconcentratemi.
Nel 2014, To the Stars… Academy of Arts & Sciences (spesso abbreviata in TTSA) era semplicemente una piccola casa discografica co-fondata da Tom DeLonge. Nel 2015 il progetto era già diventato più variegato, iniziando a pubblicare libri e fumetti. Ma è nel 2017 che ha iniziato a sviluppare anche divisioni di ricerca scientifica ed aerospaziale, lavorando su progetti a dir poco ambiziosi, come un veicolo elettromagnetico.

Tom DeLonge e la sua bizzarra passione per gli Ufo

In quell’anno la compagnia aveva già avuto modo di fare scalpore: il musicista aveva infatti condiviso 3 filmati, chiamati Flir1, Gimbal e GoFastsu alcune ricerche da loro svolte sulla vita extraterrestre.

I video erano per molti una barzelletta, ed anche il noto astrofisico Neil DeGrasse Tyson si era mostrato piuttosto scettico riguardo alla sua veridicità, arrivando a dire al cantante ironicamente su Twitter di “chiamarlo quando riceve un invito a cena da un alieno”. Beh, l’invito non è ancora arrivato, ma ciò che è successo è quasi altrettanto incredibile.

I filmati, che mostravano oggetti volanti in rapido movimento intercettati da piloti della US Navy, sono stati valutati come autentici dalla marina statunitense.

La TTSA ha quindi stretto un patto con il governo statunitense per continuare le sue ricerche sugli UFO: fornirà tutte le sue scoperte all’esercito americano e riceverà in cambio risorse scientifiche ed il supporto di personale specializzato.

Il logo ufficiale della compagnia di Tom DeLonge

Al di là delle possibili battute su Aliens Exist, una canzone dei Blink in cui Tom DeLonge affermava l’esistenza degli extraterrestri e chiedeva che qualcuno gli credesse, la notizia è interessante anche per chi non è particolarmente legato al cantante.

Con questo patto gli USA stanno effettivamente confermando la veridicità dei filmati, e pertanto anche la possibilità che questi fenomeni possano essere in qualche modo documentati. Pertanto, la situazione potrebbe anche essere più seria di quanto potremmo pensare. (ilbosone)

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