Laghi salati al polo sud di Marte

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«La scoperta di un intero sistema di laghi implica che il loro processo di formazione sia relativamente semplice e comune, e che questi laghi probabilmente siano esistiti per gran parte della storia di Marte. Per questo potrebbero conservare ancora oggi le tracce di eventuali forme di vita che abbiano potuto evolversi quando Marte aveva un’atmosfera densa, un clima più mite e la presenza di acqua liquida in superficie, similmente alla Terra dei primordi».

E’ quanto riferito oggi da Roberto Orosei, principal investigator dell’esperimento Marsis, e uno dei coautori dell’articolo pubblicato su Nature Astronomy, riguardo un’altra grande scoperta sul pianeta Marte.

Grazie al radar Marsis dell’orbiter Esa Mars Express, un team guidato da Sebastian Emanuel Lauro ed Elena Pettinelli dell’Università di Roma Tre, ha scoperto ciò che già due anni fa venne ipotizzato riguardo alla presenza di una rete di laghi sotto la calotta meridionale di Marte: è stata passata in rassegna un’area di ben 250 chilomentri per 300, e ciò indica che possano esserci altre strutture idrologiche ancora da scoprire.

Il team che ha condotto lo studio conferma che le spesse coltri di ghiaccio marziane sono da interpretare come formazioni geologiche stratigraficamente e fisicamente complesse, e per questo motivo da esplorare in dettaglio.

Teresa Molinaro



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